Mancati controlli sulle strutture per anziani e disabili...
(Mancata) vigilanza sulle strutture per anziani e disabili: la Regione "parte civile"… ma sposta i suoi controllori solerti.
"Garantisco il mio impegno per modificare le norme sui controlli che in Piemonte in 12 anni nessuno ha mai pensato di rendere più ferree, nonostante casi di maltrattamenti si siano purtroppo già verificati".
L'incipit di SAITTA sulla vicenda della struttura “La Consolata” di Borgo d’Ale impegna il Consiglio Regionale a colmare le lacune nei sistemi di controllo sulle strutture che erogano prestazioni residenziali per anziani non autosufficienti.
Tutto è bene ciò che finisce bene? In questa storia non ci sembra proprio…
Quanto è accaduto, nel corso del 2015, all’interno della struttura competente ai controlli presso le strutture per anziani non autosufficienti e disabili della Direzione Coesione Sociale della Regione Piemonte lascia, infatti, MOLTE domande aperte…
E’ il caso di una delle due dipendenti della Direzione Coesione Sociale della Regione Piemonte addetta proprio ai controlli diretti sulle RSA a titolarità ASL spostata, in data 1.12.2015, dal Direttore regionale BORDONE ad altre incombenze senza alcuna motivazione “apparente”.
Il fatto è da tempo seguito dalla nostra Organizzazione Sindacale.
La dipendente, a seguito della sua attività di vigilanza e controllo presso le strutture che erogano prestazioni per anziani non autosufficienti e disabili, ha evidenziato, ai sui diretti superiori, molteplici importanti anomalie tecnico/amministrative presenti in diverse strutture… perorando, peraltro senza fortuna, l’assunzione da parte della Regione dell’assunzione di atti amministrativi disciplinanti modalità di controllo più efficaci, con sanzioni e tempi certi (vedasi ciò che è prassi in Regioni finitime alla nostra).
La domanda quindi sorge spontanea.
Ma CHIAMPARINO, SAITTA E FERRARI sono stati messi a conoscenza di quanti controlli sono stati previsti (e quanti di questi controlli sono stati effettivamente svolti nell'ultimo anno) sulle strutture che erogano prestazioni per anziani non autosufficienti e disabili?
Sanno quante unità di personale sono (rimaste) dedicate ai controlli presso la Direzione Coesione Sociale della Regione Piemonte?
Sanno con che frequenza viene verificato il rispetto delle prescrizioni impartite dalle Commissioni di Vigilanza preposte ai controlli presso le strutture che erogano prestazioni per anziani non autosufficienti e disabili?
Chissà poi se interessa loro sapere il metodo di lavoro delle Commissione di Vigilanza? Secondo loro ogni Commissione di vigilanza procede nella sua attività in maniera discrezionale o secondo loro segue un sistema unico condiviso di verifica (check list)?
Sarebbe ora un po’ di trasparenza e risposte esaustive e non di facciata, perché, ad oggi, la sola risposta concreta della Regione Piemonte è stata quella di spostare, ad altre mansioni, la solerte dipendente addetta ai controlli….
Possibile che ci sia in Piemonte qualche lobby che abbia interessi nel non rendere credibili ed efficaci i controlli sulle strutture che erogano prestazioni per anziani non autosufficienti e disabili?
E chi lo sa?
Per intanto, il CSA continuerà a monitorare gli eventi e le "sorti" della dipendente.