Reschigna... e il DPCM...
Perché non vi è ancora il DPCM?
Risponde Aldo RESCHIGNA Vice-Presidente della Regione Piemonte.
La lungaggine intercorsa sulla vicenda DPCM vede una pluralità di responsabilità ivi compresa la responsabilità di molte regioni che non trasmettevano i dati al MEF per costruire il DPCM e valgano i verbali della Conferenza delle Regioni a testimonianza del fatto che solo su pressione mia e dell'assessore Bugli della Regione Toscana si è arrivati sia pur in ritardo ad ottenere i dati mancanti di molte Regioni pena il fatto che il DPCM si sarebbe costruito a prescindere dal fornire o meno i dati da parte di taluni.
Come Regioni ed il Piemonte, Lo rivendico, abbiamo premuto perché il DPCM fosse fatto quando abbiamo avuto conferma dalla direzione del MEF che era a posto dopo l'intesa sottoscritta abbiamo cominciato a sollecitare la Corte dei Conti nazionale perché lo vistasse velocemente.
Solo in questi giorni abbiamo avuto la conferma dalla Corte dei Conti che il DPCM non era mai stato inviato ed allora abbiamo scoperto che il DPCM sottoscritto è stato trattenuto senza alcuna ragione dal gabinetto del ministro TRIA per dimenticanza o se mi è consentito per mera sciatteria.
È uno schifo.
Ieri ho avuto la conferma che finalmente è stato inviato ed allora abbiamo ripreso la sollecitazione nei confronti della Corte dei conti.
Per il resto confermo che la amministrazione regionale conferma tutti gli impegni e le intese sottoscritte.